Due fatti straordinari si verificarono Lodi nei secoli XV e XVI e suscitarono grande eco non solo in città e nel contado, ma in tutta la regione.
Il primo si verificò nel settembre dell’anno 1447 nel cortile dell’Osteria del Montone nella contrada de’ Lomellini (oggi via Incoronata) nei prassi di una “casa di malaffare”. Quattro giovani si misero a litigare per una prostituta: dalle parole passarono ai fatti, e misero mano alle spade: tre contro uno. Quest’ultimo si trovò subito a malpartito, cercò di fuggire, ma finì a terra, contro un muro ove era effigiata l’immagine di una Madonna. Il malcapitato si vide perduto e si mise ad invocare la Vergine. Si udì allora – affermano le cronache del tempo – una voce che gridò “perdonate, perdonate”. I tre giovani che stavano per infilzare il rivale lasciarono cadere le spade e si riappacificarono con lui. La voce si propagò subito per Lodi e l’immagine fu oggetto di venerazione. Non molto tempo dopo un altro fatto miracoloso (la guarigione di uno storpio dalla nascita) decretò la fine della “casa chiusa”. Il popolo chiese ai maggiorenti della città che venisse demolito lo stabile e le prostitute venissero allontanate dalla città. L’edificio venne abbattuto e sull’area venne eretto lo stupendo tempio dell’Incoronata (1487). L’affresco con l’effige della Madonna è ancora visibile ed è collocato sull’altare maggiore del tempio stesso. Il secondo fatto miracoloso accadde all’ora sedicesima del 7 settembre 1515. Da una immagine della Vergine dipinta sul muro del Palazzo di Giustizia (ora corso Umberto) sotto la quale stavano duellando due giovani si udì una voce esclamare “pace, pace, pace!”. Riappacificazione dei due rivali e giubilo in città che incominciò a venerare la miracolosa immagine della Madonna della Pace.