Il quartiere ebraico di Palermo era compreso tra il Ponticello, la via Candelai e la via del Giardinaccio (strade del centro storico di Palermo). Si formò a partire dal IX secolo dopo la conquista musulmana della Sicilia.
Chiamato in arabo "Harat al Yahud" era composto da una serie di misere casupole poste ai margini del torrente Kemonia, e soggette per questo a frequenti alluvioni. Aveva il suo centro in una sinagoga. Gli ebrei vi restarono indisturbati per tutto il tempo che la Sicilia accolse serenamente i popoli di qualsiasi origine. Ma nel 1492 il fanatismo di re Ferdinando il Cattolico scacciò gli ebrei dalla Spagna e dalla Sicilia. I loro beni furono venduti e la sinagoga passò nelle mani della nobiltà locale.