Il Palio di Ferrara è il più antico del mondo.
Venne infatti istituzionalizzato dal Comune di Ferrara nel 1279, codificando una ormai ventennale tradizione popolare di giochi e feste che si svolgevano per festeggiare il marchese e Signore della Città, Azzo VII Novello d’Este, vincitore nel 1259 a Cassano d’Adda su Ezzelino da Romano, vicario dell’Imperatore tedesco.
Il Palio fu corso ininterrottamente, eccezione fatta solo per gravi eventi bellici o per calamità naturali, fino al 1860 e visse momenti particolarmente fulgidi all’epoca del ducato. Gli statuti del 1287, primo vero corpo di leggi promulgato dal Comune di Ferrara, disponevano che il Palio si corresse due volte all’anno, il 23 aprile, in onore di San Giorgio patrono di Ferrara, ed il 15 agosto, in onore della Vergine Assunta, ma numerose edizioni straordinarie furono organizzate per celebrare importanti avvenimenti.
Le corse dei cavalli, degli asini, delle donne e degli uomini, alle quali chiunque si poteva iscrivere, dovevano effettuarsi in quelle ricorrenze alla presenza delle autorità cittadine.
Il premio per il vincitore era, appunto, un "palio", cioè un panno di stoffa.
Attualmente il Palio di Ferrara si disputa una volta all’anno, l’ultima domenica di maggio (in caso di maltempo la prima domenica di giugno), una data scelta per rievocare una delle edizioni più famose, quella cioè del 1471 con la quale la città salutò Borso d’Este di ritorno da Roma, appunto a fine maggio, dove il Pontefice Paolo II lo aveva insignito del titolo di Duca di Ferrara. Per questa ragione tutti i costumi sono ispirati alle fogge dell’epoca.