Piazza Libertà

Nel corso dei secoli piazza Libertà passò alla storia con diversi nomi coniati per lo più dalla popolazione a seconda delle trasformazioni che il luogo pubblico subiva.
Fino al 1200 era nota come piazza del Comune visto che al suo interno si riunivano i Consiglieri della "Villa Utini"; quando invece nel terrapieno, ai piedi del colle del castello, sorse la chiesa di San Giovanni, distrutta dal terremoto del 1511, anche la piazza diventò piazza di San Giovanni, mentre la parte più bassa era più facile indentificarla coma piazza del Vino proprio perché in quel luogo i contandini incontravano i sensali per la vendita del prodotto.
Nel secolo XVI era conosciuta come piazza Contarena in onore del luogotenente veneto Girolamo Contarini, lo stesso che decise di pavimentarla di mattoni.
Dal 1866, ovvero da quando Udine entrò a far parte del regno d’Italia, il suo toponimo cambiò in piazza Vittorio Emanuele II anche perché sul terrapieno venne posto il busto del re ora collocato nel giardino Ricasoli.
Da allora trascorsero quasi ottant’anni prima di iniziare a chiamarla piazza Libertà; questo avvenne, nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale.
 

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