Il 7 agosto 1924 nasce ufficialmente la “Unione Sportiva Casertana”. Il massimo dirigente della società rossoblù è l’avvocato Mario Biggiero mentre Alfredo De Negri copre l’incarico di direttore sportivo. Iniziano le prime amichevoli per saggiare la consistenza della formazione rossoblù, e la svolta arriva dopo una mortificante sconfitta subita ad opera dell’Internaples. De Negri fa arrivare a Caserta alcuni calciatori ungheresi. I risultati di questa campagna di rafforzamento non tardano a venire e la Casertana nel 1925 riesce a vincere 34 delle 36 amichevoli giocate nel corso della stagione. Nel 1926 arriva l’iscrizione alla Federazione Nazionale. La Casertana viene iscritta al campionato di seconda serie nazionale e la stagione inizia con tre successi in altrettanti incontri. Ma non manca il “fattaccio” che prende le sembianze del direttore di gara Mastroserio di Bari. La giacchetta nera nel corso dell’incontro interno dei rossoblù contro la Roman, formazione della capitale, concede tre calci di rigore alla compagine ospite. L’arbitro, a fine gara, viene “raggiunto” dai sostenitori casertani, e, come conseguenza, la formazione rossoblù viene espulsa dal torneo per “indegnità”. Le vie politiche consentono alla Casertana di essere riammessa al campionato ma la squadra, che così tanto bene aveva impressionato all’inizio della stagione, sembra essersi “dissolta”. Alla fine del torneo la squadra si “smembra” ed inizia un lungo periodo “buio” per il calcio a Caserta che durerà fino al 1935. Nel 1937 inizia la costruzione del “Pinto” grazie anche all’intervento del Podestà Ludovico Ricciardelli. Inizia una nuova era per la “Unione Sportiva Casertana” che riaccende gli animi dei sostenitori rossoblù. Nel 1938 la Casertana chiude al secondo posto il campionato di terza divisione nazionale. Sembra essere iniziata, quindi, una nuova stagione di grandi successi per la Casertana, ma, ormai, si è alla vigilia della Seconda guerra mondiale…